Comunicato stampa 31/01/2010 di G. Leoni e A. Zancanaro
I sindacati medici ospedalieri firmatari si scusano fin d’ora con i pazienti del veneziano per i disagi di lunedì prossimo 1 febbraio 2010
Chi da ragazzo ha scelto per vivere questo strano mestiere di curare la gente odia per indole le ripercussioni sui malati.
Rivendichiamo però i nostri diritti di lavoratori che mandano avanti la sanità sempre a colpi di straordinario o di prestazioni aggiuntive . Ci limiteremo a fare lo stretto dovuto per contratto, il sotto-organico farà il resto. Non abbiamo finora neanche scioperato.
Il motivo della protesta ?
Non è chiara la politica Regionale che irrompe nelle nostre vite, le notizie filtrano contraddittorie.
Per quanto riguarda il comportamento della nostra Azienda nei confronti dei sindacati medici sono mancati i corretti passaggi formali per scelte peraltro condivisibili a priori.
E comunque sia chiaro a tutti che i medici hanno altro a cui pensare che a organizzare assemblee e proteste semplicemente per capire quando arriverà lo stipendio.
Peraltro la busta paga – vuota – è regolarmente arrivata a domicilio … grazie.
Non abbiamo ragione di dubitare dei gravi problemi posti da Antonio Padoan sul sottofinanziamento regionale della nostra AULSS.
I dati epidemiologici pubblicati dal Direttore illustrano chiaramente la situazione e siamo noi, con il lavoro di tutti i giorni, a trattare queste patologie ed a fornire questi dati, sui quali ci si confronta abitualmente sul piano scientifico, e non politico, a livello regionale e nazionale, nelle diverse specialità, ai vari congressi medici.
Analogamente ad altri tipi di aziende, la riserva di cassa di una o due mensilità per i lavoratori dovrebbe essere garantita, a maggior ragione nel pubblico : non è possibile che ormai tutti i dipendenti del pubblico impiego dell’ operoso ed efficiente Veneto, comincino a chiedersi se arriverà o no lo stipendio di febbraio.
Ma questo episodio deve far riflettere tutti anche sulle problematiche dei lavoratori precari e privati, di chi si è recentemente trovato, e sono tanti, senza lavoro e senza stipendio e non, si spera, per un breve periodo come per noi medici del veneziano.
ANAAO-ASSOMED CIMO – ASMD
Andrea Zancanaro Giovanni Leoni